
Saper leggere i tarocchi
Saper leggere i tarocchi può essere rilegato in una abilità personale che a volte può essere innata. Chi ha la fortuna come me di saper leggere i tarocchi dall’età di 14 anni, è notevolmente avvantaggiato perché ha appreso a leggerli in maniera molto naturale.
E poi l’esperienza e lo studio vien da se, la qual è molto importate. La cartomanzia come l’astrologia ha bisogna di molta pratica, ed è chiaro che più si fanno consulenze più si diventa bravi ed esperti. Immaginate che in astrologia si può considerare un astrologo esperto dopo aver visto circa 5000 temi natale nella sua vita.
Nella cartomanzia è un po differente, ma è chiaro che la pratica serve molto. Gli approcci sono i più vari ed i più elaborati, pertanto sinceramente non posso dirvi quali sia una strada certa e sicura, anche perché molto dipende da noi stressi e dalle nostre abilità intuitive.
Se una persona è molto studiosa può analizzare tecnicamente ogni singola carta ed intepretarla, che va anche bene ma è chiaro che ognuno ha il suo metodo. Anche perché ricordo che queste sono discipline simile all’arte. E non bisogna confonderci tra storico dell’arte con il pittore.
Come altrettanto lo studioso di canto e di musica con in cantante, nel senso sono lavoro che si basano su una certa prestazione. Nel caso del cartomante professionista come nell’astrologo professionista loro vengono pagati non tanto per la loro cultura ma per la loro abilità nel prevedere e nel fare previsioni.
Personalmente io faccio più parte della schiera intuitiva, che non ama troppa conoscenza dal punto di vista culturale nel fare i tarocchi. Anche perché se queste arti cominciano ad essere troppo interpretate o analizzate perdono la loro spontaneità e naturalezza.
Questo aspetto è rivolto anche per chi si fa leggere le carte, se insiste troppo nel chiedere e richiedere la stessa cosa si perde quella magia che è legata all’esperienza e all’ascolto. Non cogliendo il messaggio principale che il tarocco o il cartomante vuole dare.
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